E così la conferenza di Copenaghen è finita nel peggiore dei modi: tanta attesa, tanta tensione perché davvero si ha l'impressione di giocarsi le ultime chanches e invece... L'accordo raggiunto è patetico, non solo dal punto di vista "quantitativo", ma soprattutto qualitativo, non essendo minimamente vincolante né politicamente né legalmente. Morale della favola: inquinate di meno, se potete e se volete, ma senza impegno eh. Ah sì! Grazie per gli spiccioli, serviranno di sicuro a salvare il pianeta, come no... Nel frattempo come la mettiamo con le Maldive? Avete presente no? Sono quelle isolette meravigliose dove, oltre ad ambientarci i cine-panettoni, vivono delle persone. Cioè, non sono set cinematografici. Ecco, tra meno di cinquant'anni (anno più, anno meno) ce le saremo giocate perché l'innalzamento delle acque mondiale le farà sparire. Letteralmente. Beh, fa nulla, si troverà un altro posto per passare le vacanze di Natale al caldo e tanti saluti ai maldiviani.
Mi vien da ridere quando sento di un mezzo successo, come se in casi come questo un compromesso del genere, ripeto NON vincolante, servisse a qualcosa. Magari solo a sentirsi la coscienza meno sporca. E ora tutti aspettano l'anno prossimo, per un altra conferenza e senz'altro tutti i convocati dei "grandi" del mondo penseranno la stessa cosa: mmm, chissà come sarà il buffet?
2 commenti:
A questo punto aspetto trepidante la fine del 2012, nella speranza che a togliersi di mezzo siano le stesse menti acute che sono arrivate a un così inutile quanto vergognoso risultato.
Io spero che uno di quegli iceberg giganteschi che si stanno staccando e stanno vagando per l'oceano finisca per infilarsi su per il sedere di questi grandi del mondo che magari, "toccati" così da vicino, capiscano che essere economicamente avanzati in un mondo morto non è proprio il massimo.
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