mercoledì 30 dicembre 2009 0 commenti

Yaoi? Yes, so what?



Questa settimana la classifica riguarda una delle mie passioni più "piccanti". Non tutti sanno che leggo da tempo, e con molto divertimento direi, i famigerati yaoi. E non me ne vergogno, per nulla. Certo, non li consiglierei ad un pubblico minorenne, ma non ritengo non ci sia nulla di male se si legge qualcosa che va ad alimentare le fantasie di noi fanciulle. E sì, perché peculiarità dei manga yaoi è che essi sono destinati ad un pubblico esclusivamente femminile, che poi se qualche maschietto ne legge, non ci troverei nulla di sconvolgente. Sono anzi realizzati affinché molte delle fantasie romantiche (e diciamolo pure, porcelle XD) prendano corpo... e che corpo! Eserciti di bei ragazzoni animano questi sogni osé di carta per il piacere visivo di noi lettrici. Non sono da confondere con i manga gay, anzi, credo che molti dei meccanismi che si trovano dentro uno yaoi potrebbero risultare poco apprezzati da un gay, o per lo meno faticherebbe ad immedesimarsi nonostante protagonisti di questi fumetti siano uomini che amano altri uomini.
Ma il sesso non è l'unica cosa che caratterizza gli yaoi, anche se ne è una parte spesso essenziale. Io personalmente leggo yaoi con lo stesso spirito per cui leggo shoujo, seinen, shonen, josei e compagnia varia...
Mmm, vedo alcune faccie perplesse nel pubblico davanti a termini che a me sono familiari, ma che potrebbero non esserlo per tutti. Per fortuna che esiste Wikipedia! Clikkando qui troverete una spiegazione breve, ma abbastanza esplicativa di cosa sia uno yaoi e la sua differenza con lo shonen-ai, differenza che è bene notare è nata in Occidente: in Giappone non esistono etichette diverse basate sul livello di zompaggio secsuale ^_^ (in generale gli shonen-ai non presentano scene di sesso spinto, mentre queste ci sono, eccome, negli yaoi. Questo ovviamente a livello molto generale: non è raro imbattersi in yaoi dove non in tutti i capitoli i due maschietti copulano ardentemente...)
Ma veniamo alla classifica:  in un primo tempo avevo pensato di postare un elenco dei manga yaoi che più mi piacciono, ma si è rivelata un'impresa scegliere "solo" dieci titoli. Molto più abbordabile invece scegliere altrettante mangaka, cioè autrici, che per un motivo o per l'altro sono riuscite a distinguersi ai miei occhi nel mare indistinto dello yaoi, affollato purtroppo di molte banalità e stereotipi e molta poca originalità.
Le mangaka sono classificate in base al puro gusto personale, gusto che si basa su vari fattori, non ultimo lo stile del disegno. Anche qui, se clikkate sui nomi, e avete una minima dimestichezza con l'inglese, troverete alcune informazioni sull'autrice in questione e magari chissà, se non l'avete mai fatto verrà voglia anche a voi di provare uno yaoi. Nel caso sono pronta a consiglievene a pacchi XD


10 - Takanaga Hinako, è un'autrice giovane che recentemente è stata pubblicata anche in Italia e che gode di una discreta fama. Personalmente, nonostante non trovi tutte le sue storie originalissime, gradisco molto il suo tratto dolce e delicato, ma non eccessivamente efebico ed etereo;
9 - Minase Masara. Anche qui non è l'originalità delle sue opere a piacermi, anzi a volte trovo ripetitivi i suoi schemi narrativi, ma il tratto che la caratterizza è davvero elegante, pulito e riconoscibile, una qualità che apprezzo molto. Detesto trovarmi una tavola illustrata davanti e non capire di chi cavolo sia perchè lo stile del disegno assomiglia a mille altri.Questo non mi succede con la Minase, come con molte altre delle mangaka di questa classifica;
8 - Matoh Sanami. E' una mangaka a cui sono davvero affezionata. Dalla sua fantasia, e dal suo tratto per nulla banale, è nato infatti uno dei miei manga preferiti: Fake. Ha saputo creare personaggi a tutto tondo, per niente piatti e servili alla trama e poi sono di una simpatia allucinante! Che darei per conoscere "dal vivo" un tipo alla Dee...
7 - Miyamoto Kano. La mia croce e delizia. Delizia dovuta alla sua capacità di imbastire storie che pur presentando tutti i crismi classici degli yaoi, non appaiono banali. Il tutto condito da un tratto personalissimo, riconoscibile e molto efficace: non disegna belloni statuari con spalle di ampia quadratura e mascellona volitiva. I suoi uomini sono uomini "veri". Croce perchè ha la spiccata propensione a diramare le sue storie all'infinito: i personaggi passano da un manga all'altro, incrociandosi in tante varianti che è quasi impossibile star loro dietro. Ho perso il conto di quante volte Bun mi riciccia in una storia... e non voglio nemmeno pensare a tutte le dj e one-shot che vanno ad arricchiere storie già divise in "saghe". Insomma, ci vuole un contabile;
6 - Yamane Ayano. Autrice giovane e molto conosciuta all'estero, le sue opere sono pubblicate in USA e in Italia. Lo dico sfacciatamente, quello che apprezzo della Yamane è soprattutto il suo modo di disegnare e la sua capacità, soprattutto in Crimson Spell, che preferisco di gran lunga al tanto osannato Viewfinder, di combinare sesso e gag comiche, a volte mi duole dirlo persino involontarie da parte dell'autrice (il principe Bald... sto ancora ridendo! XD). E poi scusate, chi ha ideato la mutanda sexy di Asami merita di stare in questa classifica (non in molti capiranno questo riferimento "culturale", ma c'è invece chi capirà e sarà d'accordo con me... e non faccio nomi);
5 - Naono Bohra Se cercate una mangaka originale e che sappia creare storie mai scontate anche se lo spunto è quello di molti altri yaoi, Naono Bohra fa per voi. Autrice prolifica e dal tratto inconfondibile che sulle prime può risultare ostico, addirittura sgradevole, quando si impara a conoscerla, si apprezza proprio per questo, che rende i suoi personaggi molto espressivi e le loro anoatomie molto "vere".
4 - Nitta Youka, se per la classifica avessi dovuto considerare solo l'aspetto affettivo, allora questa mangaka occuperebbe certo una delle prime posizioni, se non la prima in assoluto. E' l'autrice di uno dei manga yaoi più fortunati della storia, quel Haru wa daite ita che per molti versi quando cominciò ad essere pubblicato più di dieci anni fa, rivoluzionò i yaoi. Soprattutto per quanto riguarda i "ruoli" dei protagonisti, che non sono stereotipati e rinchiusi nella gabbia di sterili etichette quali "seme" ed "uke". Purtroppo recentemete la sensei Nitta ha avuto dei problemi a causa di pesanti accuse di plagio e per questo per molto tempo non ha disegnato, tanto che si temeva di un suo ritiro definitivo. Per fortuna però, proprio recentemente, la mangaka è tornata a disegnare, proprio per realizzare il finale del suo manga più famoso, quell'Haru wa daite ita da cui ho preso in presto la bellissima immagine che vedete in cima a questo post. Spero che questo stia a significare un suo definitivo ritorno.
3 - Yoneda Kou è una mangaka che ho scoperto da poco, un paio di anni fa fui "fulminata" da una sua one-shot intitolata "Kanjou Spectrum". Mi piace il suo modo di raccontare le storie, i suoi personaggi non sembrano agire guidati da una volontà superiore e sono molto ben caratterizzati. E anche in questo caso lo stile del disegno è totalmente funzinale alla trama, non ci sono fronzoli inutili né altre caratteristiche che spesso abbondano in tantissimi yaoi, vale a dire personaggi stereotipati al massimo con uke ultra-femminei (li chiamo donne senza tette e con il pacco) e seme iper-muscolosi, arroganti, sicuri di sé fino allo spasimo e dalla mascellona volitiva. Gli uomini della Yoneda sono uomini, appunto, e non stereotipi che si accoppiano;
2 - Yoshinaga Fumi a chi sento dire che negli yaoi manca del tutto la qualità, consiglio sempre di leggere qualcosa della Yoshinaga, un'autrice completa che sa spaziare anche in altri generi, mai perdendo la sua qualità. Le sue trame sono "vere" trame, ben strutturate, mai si ha l'impressione di trovarsi davanti a qualcosa di irrazionale o di forzato. C'è molta naturalità nelle sue storie e una qualità di base indiscutibile che rendono i suoi manga bei manga al di là della sterile classificazione. E il tratto... cosa non sono quei visi, così espressivi! Insomma, la Yoshinaga va letta anche se non si è appassionati di yaoi se si amano le storie ben pensate e soprattutto raccontate con sapienza.
1- Yamada Yugi. I motivi per cui ho messo la sensei Yamada al primo posto sono molteplici. Adoro i suoi personaggi; amo il suo stile nel disegnare che sulle prime può sembrare quasi rozzo, ma che invece è molto morbido ed espressivo; trovo che sappia raccontare con originalità anche temi stra-abusati; usa molte gag nelle sue storie, che alleggeriscono l'atmosfera, in contrasto con i toni seriosi e pomposi usati da altre mangaka; ultimo e non ultimo, ha contato anche un fattore quantitativo: è forse una delle poche autrici che non mi ha mai deluso. Anche le storie che mi sono piaciute di meno mi hanno comunque comunicato qualcosa e ancora devo imbattermi in una sua opera che mi abbia dato la sensazione di aver perso minuti preziosi della mia vita leggendola (sensazione che ahimé purtroppo provo spesso non solo leggendo yaoi). Insomma, Yamada Yugi forever!

lunedì 28 dicembre 2009 2 commenti

Affusilliamoci

Salve! Sopravvissuti alle grandi mangiate natalizie? A stento... e non è ancora finita! Il cenone del 31 dicembre incombe minaccioso con il suo carico di calorie in eccesso. Beh, alla bilancia ci sarà tempo di pensare più in là (e di piangere lacrime di coccodrillo per quella quarta fetta di pandoro inzuppato nel cioccolato che si poteva proprio evitare).
Quindi, bicarbonato alla mano, voglio proporre una ricetta che non è tipica di questo periodo, per lo meno non appartiene alla tradizione napoletana del Natale, ma chi ha detto che in periodo di feste bisogna postare solo ricette festive? Ah, già, l'avevo detto io... Be', solo gli sciocchi non cambiano idea, per cui carta e penna alla mano, segnatevi questa ricettina veloce veloce, che non per nulla si chiama "Fusilli veloci". E sì, ci vogliono i fusilli...
Ingredienti per 3/4 persone:
400 gr. di fusilli;
50 gr. di speck;
200 gr. di piselli;
5 cucchiai di panna;
50 gr. di burro;
pane grattuggiato, una paio di manciate generose;
sale q.b.;
olio, pochissimo;

Procedimento:
Mentre fate bollire l'acqua per poi gettarvi la pasta, tagliate lo speck in pezzetti e fatelo rosolare in una padella con un filo di olio; aggiungere i piselli e salare. Aggiungere poi la panna (o il burro) e far cuocere il tutto per 5 minuti.
A parte fate sciogliere in un pentolino il burro e aggiungervi il pane grattuggiato e farlo rosolare per bene fino a quando non diventa bello dorato. Scolare la pasta, aggiungetevi il sugo dei piselli e dello speck e infine il pan grattato rosolato. Una bella mescolata e se la gradite, una spolverata di parmiggiano.
E' una bomba, lo ammetto, ma è una bontà facile da preparare e veloce, appunto. Buon appetito... e se volete, vi passo il bicarbonato.


Canzonette...

Natale è passato (e mai come quest'anno mi è scappato un sospiro di sollievo!), spero che sia stato felice e sereno per tutti voi. Non chiedete del mio, please.
Dicevamo, Natale è scivolato via, ma il 31 dicembre e Capodanno si approssimano velocemente, motivo per cui ho deciso di cambiare la play-list del blog: basta canzoni natalizie (che stavano cominciando a darmi un po' sui nervi) e via ad una piccola raccolta di brani del 2009. Ho scelto solo una piccola parte delle canzoni edite quest'anno, molte sono diventati dei successi, altri un po' meno, ma tutte hanno in comune l'essere state parte della colonna sonora di questi 365 giorni, circa.
E sapete, nell'insieme devo dirlo: ma che anno di cacca è stato?! Musicalmente parlando.
Tante canzoncine carine, orecchiabili ma pochi bagliori. Beh, questo ha offerto il mercato, accontentiamoci.
Io però torno ad ascoltare i Led Zeppelin e i Pink Floyd...
martedì 22 dicembre 2009 0 commenti

So Glee!



Me ne sono innamorata in una puntata e 1/2. E' un nuovo telefilm che in America ha spopolato e non faccio fatica a capire il perché.
Glee racconta di una sorta di club scolastico i cui membri cantano, ballano e mettono su dei numeri musicali. Ma Glee non è una sorta di Saranno Famosi, affatto. Al centro del telefilm ci sono i ragazzi, dei "loser", gli sfigati si chiamerebbero da noi (non tutti, ma quasi XD) che per un motivo o per un altro finiscono per aderire a questo gruppo strampalato dove però abbonda il talento. C'è il ragazzo gay vessato dagli atleti del club di football che ogni mattina o quasi lo gettano nel bidone della spazzatura; c'è la ragazza ambiziosa che ha tanto talento ma che è lo zimbello delle cheerleaders (e che puntualmente viene annaffiata con enormi frullati, povera); c'è il ragazzo sulla sedia a rotelle che sembra il classico nerd. Insomma, davvero il Glee club riunisce gli impopular del liceo di questa cittadina immaginaria. Anche il prof che si cura di loro ha i suoi problemi: giovane taletuoso ha dovuto rinunciare ai suoi sogni di fama per metter su famiglia e che vede nel club un'occasione per ricalcare quei sogni di gioventù.
Ogni puntata di Glee è un piccolo musical, dove i ragazzi cantano cover di canzoni famose e le interpretano a modo loro, vuoi per metter su un numero del club, vuoi per, come si fa nei musical, "raccontare" in musica quello che succede e soprattutto i loro sentimenti.
L'autore è lo stesso di Nip/Tuck e Impopular e qui da noi sarà mandato in onda l'anno prossimo da sky sul canale Fox Italia, spero che piaccia tanto. Chiariamo, i personaggi e le situazioni che accadono sono  molto stereotipati e il telefilm è lineare e semplice da seguire, ma questo è un aspetto personalmente trovo gradevole: dopo anni di Lost, dottor House e affini, Dio sa se non avessi bisogno di qualcosa di non troppo complicato e perverso!
Questo è il sito ufficiale della Fox americana dedicato a Glee, ma attenti è ad alto potenziale spoilers >__^
Se poi vi doveste appassionare e vi interessasse la colonna sonora, mandatemi una mail...
lunedì 21 dicembre 2009 0 commenti

Un signora minestra




Ancora una ricetta natalizia e ancora una tipica della cucina napoletana: la minestra "maritata" (cioè sposata, il che spiega anche il titolo che mi sono inventata per 'sto post...).
Una premessa è d'obbligo: nonostante sia un piatto tipicissimo di Napoli, anzi, forse proprio per questo, non esiste una ricetta "unica" della minestra maritata, soprattutto per quanto riguarda il tipo di carne da usare che può variare. La base però, cioè le verdure da usare, sono abbastanza tipiche tanto che nei mercati di Napoli viene venduto proprio il mazzetto da minestra già pronto all'uso. Io comunque di seguito scriverò la ricetta che si usa in casa mia, segnando eventualmente delle variazioni che si possono fare per assecondare i propri gusti.

Ingredienti:
- 1/2 gallina;
- 150 gr. circa di carne di maiale (c'è chi usa il guanciale, chi la polpa);
- 150 gr circa di gambetto di manzo (anche qui, c'è chi usa altra carne di maiale, come salsiccia, cotenne, salsiccia secca, tracchie ecc. al posto del manzo e della gallina);
- un sedano;
- qualche carota;
- una cipolla;
- sale q.b.;
- 300 gr circa di "scarolelle", sono delle piccole scarole tenere come si può immaginare dal nome XD;
- 200 gr. di cicoria;
- se vi piace un retrogusto amarostico aggiungete anche della borragine;
- 300 gr. di broccoli (anche questi optional);
- parmigiano (da grattuggiare a fine ricetta sulla minestra o, se preferite, da aggiungere in piccoli pezzetti al brodo).

Procedimento:
In una pentola abbastanza capiente e con molta acqua sistemare la carne e gli odori, aggiungere il sale e lasciarla cuocere (i tempi sono lunghi, ci vogliono circa 3 ore di cottura); quando la carne è cotta, dissossarla e mettetela da parte. Far bollire il brodo ottenuto, schiumandolo dal grasso ed è qui che entra in gioco la famosa "schiumarola" che non manca in nessuna cucina napoletana. Avete presente, no? Quel cucchiaione piatto forellato... ecco, bravi, quello.
Sbollentare a parte le verdure ben pulite e lavate in acqua salata. Scolarle a metà cottura e versarle nel brodo e aggiungere la carne tagliata a pezzi e il parmigiano in pezzettoni se lo preferite così e non grattuggiato. Terminare la cottura e servire la minestra molto calda (se non avete messo il formaggio in precedenza, potete grattuggiarne adesso un po').
Che dire, è una ricetta un po' faticosa e che comporta di avere un po' di tempo a disposizione, ma dicono che sia molto gustosa... perché lo confesso, io non l'ho mai mangiata vista la mia fobia per le verdure in foglia verde XD








domenica 20 dicembre 2009 2 commenti

C'era da aspettarselo

E così la conferenza di Copenaghen è finita nel peggiore dei modi: tanta attesa, tanta tensione perché davvero si ha l'impressione di giocarsi le ultime chanches e invece... L'accordo raggiunto è patetico, non solo dal punto di vista "quantitativo", ma soprattutto qualitativo, non essendo minimamente vincolante né politicamente né legalmente. Morale della favola: inquinate di meno, se potete e se volete, ma senza impegno eh. Ah sì! Grazie per gli spiccioli, serviranno di sicuro a salvare il pianeta, come no... Nel frattempo come la mettiamo con le Maldive? Avete presente no? Sono quelle isolette meravigliose dove, oltre ad ambientarci i cine-panettoni, vivono delle persone. Cioè, non sono set cinematografici. Ecco, tra meno di  cinquant'anni (anno più, anno meno) ce le saremo giocate perché l'innalzamento delle acque mondiale le farà sparire. Letteralmente. Beh, fa nulla, si troverà un altro posto per passare le vacanze di Natale al caldo e tanti saluti ai maldiviani.
Mi vien da ridere quando sento di un mezzo successo, come se in casi come questo un compromesso del genere, ripeto NON vincolante, servisse a qualcosa. Magari solo a sentirsi la coscienza meno sporca. E ora tutti aspettano l'anno prossimo, per un altra conferenza e senz'altro tutti i convocati dei "grandi" del mondo penseranno la stessa cosa: mmm, chissà come sarà il buffet?
giovedì 17 dicembre 2009 7 commenti

Happy Birthday Simpsons!


Esattamente 20 anni fa debuttava sulla rete televisiva americana Fox la famiglia più stramba e "gialla" dei cartoni animati, i Simpson. Ben presto sono diventati un fenomeno mondiale, nonostante i loro difetti, anzi forse proprio per quelli. Personalmente ho adorato questo telefilm ed ancora oggi mi diverte guardarlo e quasi mi commuovo pensando che hanno cominciato il loro cammino che io ero ancora adolescente. Sono cresciuta, invecchiata con loro, mentre loro, Marge, Homer, Liza, Maggie e Bart sono rimasti uguali, non sono invecchiati di una virgola.
In realtà il vero debutto dei Simpson risale ad un paio di anni prima, con mini-episodi da un minuto, ma fu proprio il 17 dicembre del 1989 che debuttò la prima serie con episodi da mezz'ora.
Scometto che tutti hanno guardato almeno una volta questo cartone satirico e a volte caustico e se capita, dai, un'occhiata ancora gliela si butta perchè un sorriso, magari a denti stretti, lo strappa sempre nonostante l'età (nostra e del cartone).
Il mio personaggio preferito al principio era Bart perché invidiavo il suo essere ribelle e totalmente sventato, io che ero fin troppo tranquilla e paciosa, ma con il tempo poi mi sono accorta di avere un debole per Homer. E' l'incarnazione di ogni difetto possibile ed immaginabile, ma quando sbavicchia per una ciambella io non resisto. Anche perché forse ho la stessa reazione per il cioccolato, mia croce e delizia
lunedì 14 dicembre 2009 0 commenti

Rinforziamoci un po'




Questo lunedì la ricetta non potrebbe essere più tradizionale. Sto per descrivere infatti uno dei piatti che non può mancare la sera della vigilia su ogni tavola napoletana: l'insalata di rinforzo. E' facilissima da preparare, si conserva per qualche giorno e ha quel sapore piccantino che a molti piace. Io non se sono una grande fan, ma pazienza.
Ingredienti:
- 1 cavolfiore;
- 2,5 etti di sottaceti, in particolare: 2 papacelle (peperoni piccoli e tondi, rossi e verdi che si vedono nella prima foto), quelle piccanti e 100 gr. di sottaceti misti;
- 100 gr. di olive verdi di Spagna, quelle grandi;
- 100 gr. di olive di Gaeta;
- 100 gr. di acciughe salate, "le alici";
- olio di oliva, possibilmente extravergine;
- 1 cucchiaio di aceto (possibilmente quello bianco);
- 1 pizzico di sale;
- 1 pizzico di pepe, se volete.

Procedimento:
Dividere il cavolfiore in "fiocchi" e farlo lessare, stando attenti però a che non diventi troppo morbido; scolarlo e lasciarlo raffreddare; mettere il cavolfiore, i sottaceti tagliati a pezzi, le papacelle, le olive in un recipiente e aggiungervi le acciughe lavate e sfilettate, poi condire tutto con l'olio, il cucchiaio di aceto  e sale quanto basta. Una bella rimestata e l'insalata è pronta.
C'è chi accompagna l'insalata con una fresella tonda  (quelle con il buco) bagnata con acqua quanto basta per ammorbidirsi e non farvi staccare le capsule dei denti ^_^
E questo dovrebbe essere il risultato finale:



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Buon appetito!
 
 
 

venerdì 11 dicembre 2009 3 commenti

I 10 film


Rieccomi con una nuova classifica, seppure con un giorno in ritardo rispetto al solito giovedì. Questa volta, dopo i libri, tocca ad un'altra mia grande passione: il cinema. Ma questa che sto per stilare non è una classifica di gradimento, o meglio non lo è del tutto, nel senso che in rigoroso ordine alfabetico nominerò i film che rivedo più spesso. Quei film che se becco in tv rivedo anche se sono al centesimo passaggio; quei film che non è detto siano tra i tuoi preferiti, ma proprio non riesci a piggiare un altro tasto del telecomando; quei film che quando hai davanti la tua dvd-teca e rimurgini su cosa guardare quella sera che la tv fa proprio pena, l'occhio continua a cadere sugli stessi titoli e poi con un "ma sì, va..." ne peschi uno e lo ri-ri-ri-guardi. Ecco quei film lì, che in certo senso sono quelli che si preferiscono, magari non in assoluto, ma che ogni volta ti fanno ridere/riflettere/piangere/sospirare e via dicendo. Non è un elenco completo, lungi dall'esserlo! Avevo solo 10 posti a disposizione (ed ho escluso quei film che guardo perché è stagione per vederli, tipo "Ben Hur" a Pasqua, "La vita è una cosa meravigliosa" a Natale, i "Blues Brothers" a Capodanno che lo mettono sempre chissà perché?). Cominciamo:



1- "La città incantata", il capolavoro di Miyazaki. Fantastico e etico. Racconta la meravigliosa avventura nel paese degli spiriti di Chihiro, una bambina che per riscattare i suoi avventati genitori è costretta a lavorare alle dipendenze della dispotica Baba.




2- "Hong Kong Express". Non so nemmeno io perché amo questo film, soprattutto la seconda parte dove la protagonista tenta, pian piano, di entrare a far parte della vita dell'uomo che ama, un poliziotto senza nome, sostituendogli letteralmente pezzi di vita.


3- "Invito a cena con delitto". Una sola parola: demenziale. Un'altra parola: divertentissimo. E con un cast spettacolare (ed ogni volta che sento "la vacca sul muro ci sta guardando" io muoio... XD)






4- "Il Libro della giungla". Una colonna sonora stupenda per un cartone vecchio stile.


5- "Orgoglio e Pregiudizio". Naturalmente versione con Laurence Olivier...











6- "Il Padrino - Parte seconda". Lo so, il primo è più iconico, ma questo film è arte quasi allo stato puro.









7- "La Pantera rosa". Il film che ha regalato al mondo l'ispettore Cluseau... e la stonza. In realtà potrei inserire tutti i film della serie, soprattutto il secondo, "Uno sparo nel buio", il mio preferito.










8- "The Rocky Horror Picture Show". Non è un film: è un'esperienza. E chi non balla il time warp, pesta lo colga XD












9- "La Sirenetta". Ma lassù cosa mai ci sarà?...













10- "La tigre e il dragone". Un film epico, bellissimo ed "etereo". Struggente.











mercoledì 9 dicembre 2009 3 commenti

E come tradizione comanda...

E come da tradizione, ieri ho messo su albero e presepe. Voglia: zero; atmosfera nataliza percepita: meno 10; collaborazione familiare e affini: 3 scarso. Ergo: quest'anno m'è venuto proprio una schifezza. Soprattutto l'albero, di uno smortume esagerato. Ho piazzato luci e palline alla rinfusa, niente campanelline argentate che non c'avevo voglia di srotolarle, niente nastri, decorazioni particolari, nulla, nisba, nada. Un alberello essenzial-chic davvero in contrasto con il pacchian-chic che di solito mi contraddistingue...
Per il presepello qualche sforzo in più l'ho fatto, anche se il ruscelletto con la stagnola è davvero di un patetico allucinante... avevo pensato di metterci qualche pietruzza per dare una parvenza realistica, ma pazienza. L'anno prossimo chissà dove sarò a Natale, ma spero ardentemente di riuscire a far qualcosa di meglio.
Nonostante l'orrore, anzi, forse proprio per quello, ho pensato di documentare il risultato di tanti sforzi (XD si fa per dire) ed ecco le foto dell'insieme:


1- la parte superiore della capannella: notare il Benito dormiente nell'angolo a sinistra grande quasi la capanna stessa...

2- particolare del ruscelletto con lavandaia. L'acqua deve essere inquinatissima, per generare una tale moria di pecore...


3- ed ecco le due meraviglie nella visione notturna: notare come il presepe superi per luminosità l'albero, smortissimo come non mai.

lunedì 7 dicembre 2009 2 commenti

Vota la Terra

Secondo post del giorno, ma questa volta voglio parlare di qualcosa di veramente importante. Oggi inizia a Copenaghen la 15° conferenza mondiale dell'Onu sui cambiamenti climatici. E' un appuntamento importantissimo in cui si cercherà di superare quello che fu il protocollo di Kyoto sulle emissioni di gas serra che stanno surriscaldando il mondo, il nostro unico mondo. E si sbaglia pensando che questo summit riguardi solo i grandi della Terra, ognuno di noi può fare qualcosa, nel suo piccolo che poi tanto piccolo non è. Questo blog non è molto frequentato, anzi, per cui non ho l'ambizione di far molto proselitismo, ma nel mio piccolo, piccolissimo mi limito a diffondere il messaggio. Se riuscissi a incuriosire e interessare anche una sola, unica persona inciampata per caso da queste parti, mi sentirei soddisfatta.
Ad ogni modo, vi linko la pagina del sito del WWF dove oltre ad info utili su come ognuno di noi può influire, positivamente e negativamente, sul clima, si può anche aderire ad una interessantissima iniziativa: il vota per la Terra. Si da il proprio appoggio alla Terra, si sta dalla sua parte. Abbiamo solo questa casa, rispettiamola.

Struffoli

Non mancano molti lunedì al Natale, per cui da oggi tutte ricette natalizie. Oggi parliamo degli struffoli, un dolce tipico della cucina napoletana delle festività (pensandoci è il terzo dolce di fila di cui do la ricetta, si vede che ho un debole per i dessert...).
Ingredienti per 8 persone:
- farina 600 gr;
- 4 uova intere + 1 tuorlo;
- 2 cucchiai di zucchero;
- burro 80 gr (una volta si usava lo strutto, 25 gr ma forse è meglio il burro, se non altro per la leggerezza...);
- 1 bicchierino di rum (o un cucchiaio, a seconda se volete che il rum si senta molto o poco);
- scorza di 1/2 limone grattuggiata;
- un pizzico di sale;
- olio per friggere;
- miele 400 gr (io preferisco quello di acacia, che è molto delicato rispetto ad altri, ma anche quello di millefiori va benissimo; sconsigliato quello di castagno per il retrogusto leggermente amarostico);
- confettini colorati (qui li chiamiamo i diavulilli, i diavoletti);
-confettini cannellini (quelli alla cannella);
-100 gr di arancia candita e/o di cedro candito e/o 50 gr di zucca candita.

Procedimento:
Disporre la farina a fontana e impastarla con le uova, il burro, lo zucchero, la scorza grattugiata del limone, il un rum e un po' di sale. Impastare il tutto e dopo aver ottenuto un composto omogeneo e compatto, dargli la forma di una palla e farlo riposare per circa mezz'ora; poi dividere l'impasto in palline grandi come arance da cui ricavare tanti bastoncelli spessi un dito, arrotolandoli su piano da lavoro precedentemente infarinato; tagliarli a tocchetti e disporli su un telo infarinato disponendoli in modo che non si attacchino gli uni agli altri.
Friggere i tocchetti, ma prima passateli in un setaccio e scuoteteli in modo da eliminare la farina in eccesso. Vanno fritti in abbondante olio, fino a quando assumono un bel colore dorato; sgocciolateli e lasciateli su della carta assorbente in modo che rilascino l'olio in eccesso (va benissimo anche la carta per il pane o il comunissimo scottex, stando però attenti a che non si attacchi agli struffoli);
Mentre gli struffoli si raffeddano, sciogliere il miele a bagnomaria in una pentola capiente e poi unire il miele liquefatto agli struffoli fritti, mescolando con delicatezza fino a quando non si siano bene ammalgamati al miele. Unire poi la metà circa dei confettini e della frutta candita tagliata a pezzi (scegliete voi la grandezza dei pezzetti) e rimescolare.
Prendere il piatto di portata e disporre gli struffoli,  poi quando il miele è ancora caldo, spargervi su il resto dei confettini e della la frutta candita. Disponeteli in modo che sia esteticamente piacevole da guardare.

Gli struffoli sono croccanti, ma occhio a non farli friggere troppo o ad usare troppo miele: si rischia di creare un blocco con la stessa consistenza del cemento che metterebbe a dura prova le vostre dentature.
sabato 5 dicembre 2009 0 commenti

Arriva Santa Claus!

"Piccola" modifica al template del blog, per renderlo un po' più festivo. Il rosso non è il mio colore, ma i nasoni delle renne erano irresistibili, ed infatti non ho resistito...
Nel passaggio da un template ad un altro, ho perso alcuni gadget che ho recuperato. E ho perso anche alcuni link, ma recupererò presto anche quelli. Per rivedere il vecchio template bisognerà aspettare per lo meno gennaio, ma potrei pure presentarne uno nuovo: ne ho visti di bellissimi in rete! E ovviamente a predominare sarà l'azzurro e tutte le sue sfumature.
Spero che la "vivace" novità vi piaccia.
Edit: ho aggiunto un calendario... che non è molto natalizio, è vero, ma adoro Linus & C. Se trovassi un calendario natalizio di Snoopy o Woodstoock sarebbe il massimo... Se ne avvistate qualcuno in rete, informatemi, please
giovedì 3 dicembre 2009 4 commenti

Gli ultimi 10 libri che ho letto

Sono sempre stata una grande lettrice. Da quando mi possa ricordare, fin da bambina ho sempre avuto un libro o un fumetto ad accompagnarmi. Amo soprattutto i romanzi, li preferisco ad altre forme di scrittura come saggi o biografie per esempio e tra un bel romanzo lungo e "poderoso" ed una raccolta di racconti brevi, la scelta per me è semplice: il romanzone sopra ogni cosa. Mi piacciono le storie lunghe, ben articolate e che non si svelano nel giro di poche pagine, anche se una bella novella breve quando ben scritta avrà sempre la mia attenzione. Anzi, a volte la qualità dell'autore si evince soprattutto nel breve racconto, dove deve essere ancora più capace di dare compiutezza e sostanza a quanto scritto. Però che ci volete fare, il senso di appagamento che mi danno i romanzi è senza prezzo, come recita il famoso spot.
Nell'ultimo anno, anno e mezzo, ho dovuto però diluire questa mia fame di letture per problemi di spazio. Letteralmente non ho più dove accatastare i libri, che si contendono le mensole delle mie librerie e degli scaffali che tapezzano le pareti della mia stanza anche con i manga, altra mia passione bruciante. Inoltre io sono affetta da quel brutto, bruttissimo vizio che in certi casi è davvero nefasto: non riesco a prestare/dar via/liberarmi dei libri. Anche di quelli che non mi sono piaciuti.
Diretta conseguenza è stato il diminuire gli acquisti, per non morire soffocata da un mare di carta. Prima o poi mi piegherò all'aquisto degli e-book (lo so che stai sogghignando Cri, pensando "te l'avevo detto io" XD), ma fino ad allora devo stringere i denti e magari rileggere qualche vecchio libro per placare le crisi di astinenza.
Tutto questo po' po' di presentazione per  introdurre la classifica del giovedì, che probabilmente visto l'orario sfocierà nel venerdì, ma fa lo stesso. Argomento questa volta i libri, appunto, e in particolare gli ultimi dieci che ho letto (o riletto). Di ognuno posterò titolo, autore e casa editrice, clikkando sulla quale troverete i link per poter visionare le schede che queste ultime hanno realizzato sui libri citati; non mi dilungherò commentando, cosa che magari farò più in là parlando di un singolo libro alla volta o di un autore. I libri sono classificati in ordine cronologico, dal più recente via via fino a quello più vecchio.

Allora, quando le 23 sono passate da 15 minuti, possiamo iniziare con la classifica.

  1.  "La voce delle onde" di Y. Mishima, ed. Feltrinelli , finito di leggere questo pomeriggio. Uno dei  miei preferiti. Ho perso il conto delle volte che l'ho riletto.


  2. "L'abito di piume" di B. Yoshimoto, ed. Feltrinelli. Ho ritrovato la Yoshimoto di Kitchen, dopo alcune delusioni.


  3. "Neve sottile" di J. Tanizaki, ed. Guanda. Un romanzo immenso, stupendo ed intenso. Mi ha travolto.


  4. "Il meglio della vita" di R. Joffe, ed.  Neri Pozza. Una sorpresa. Attuale nonostante sia stato scritto negli anni 50 del secolo scorso.


  5. "Il meglio che possa capitare ad una brioche" di P. Tusset, ed. Feltrinelli. Un "giallo" bizzarro e gustoso da leggere. Il finale mi ha lasciato un po' basita, ma mi ha divertito moltissimo leggerlo.


  6. "I serial killer", di M.V. Mastronardi e R. De Luca, ed. Hoepli. Una sorta di saggio scritto come un romanzo, una galleria di "mostri" agghiacciante e sconvolgente. Interessante l'approfondimento psicologico.


  7. "Storia del Giappone" di K. Henshall, ed. Mondadori. Lo leggo e lo rileggo. E' un agile manuale di storia giapponese,  chiaro e ben scritto, niente affatto pedante come si potrebbe temere da un volume simile.


  8. "Circolo chiuso" di J. Coe, ed. Feltrinelli. Nonostante mi sia piaciuto meno di "La banda dei Brocchi" di cui è il seguito, Coe resta uno dei miei scrittori preferiti.


  9. "Che animale sei?" di P. Mastocola, ed. Guanda. Tenero e favolistico in apparenza, ironico e scritto con leggerezza. Un regalo che ho davvero gradito e che ho riletto con piacere.


  10. "Il piccolo principe" di A. De Saint-Exupéry, ed. Bompiani. Ci credete che mi commuovo ogni volta che lo leggo? Almeno una volta all'anno mi tocca, devo leggerlo. E ogni volta inoltre mi chiedo sgomenta se ora che sono adulta riconoscerei l'elefante nel boa o se lo scambierei anch'io con un cappello.

Bene, per ora mi fermo qui. Incredibilmente ce l'ho fatta a restare a giovedì! Ed ora... che leggo stasera?
mercoledì 2 dicembre 2009 1 commenti

C'è musica nell'aria...

Oggi ho aggiunto un gadget consigliatomi da Cri (grazie!) e finalmente il blog ora... canta! E' stata un'impresa trovare il tempo per mettere su una striminzita play-list: ho miriadi di canzoni che mi risuonano nella testa! Ho buttato giù una cinquantina di titoli, tanto per cominciare e prenderci la mano, con il tempo (ad avercene, ora per esempio dovrei star lavorando coff coff) penso di aggiungerne altri. Sarà una colonna sonora piuttosto movimentata e variabile.
La scelta delle canzoni è assolutamente random. Ci sono alcune delle mie canzoni preferite, ma anche alcune che semplicemente mi piace ascoltare per poterle canticchiare di tanto in tanto. Il genere predominante è il rock, ma non mancano degli svarioni nel pop e anche nello psichedelico XD e presto potrei aggiungerci anche la musica classica, perché no?
Buon ascolto.
 
martedì 1 dicembre 2009 7 commenti

1° dicembre



Il 1° dicembre di ogni anno si celebra la giornata mondiale per la lotta contro l'AIDS. Si è scelta questa data perché proprio in questo giorno, nel 1981 fu diagnosticato il primo caso di questa malattia di cui si parla spaventosamente poco. Di AIDS si muore ancora, anzi, la diffusione della malattia è in aumento non solo in quelle aree del pianeta considerate a rischio, ma anche nella "civile" Europa. E in Italia la situazione è a dir poco desolante: secondo i dati forniti dalla Lila (Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids), il nostro bel paese è agli ultimi posti in tema di prevenzione. Siamo al 27° posto, su 29... E di fronte a circa 4000 nuove diagnosi della malattia all'anno, questo è terribile. Vi rimando al sito della Lila, dove oltre al comunicato stampa ufficiale dove trovare tutti i dati sullo stato della malattia in Italia, si possono trovare anche informazioni su come aiutare l'associazione (mediante donazioni, per esempio). Slogan di quest'anno è "Yes we condom", per sensibilizzare soprattutto i giovani sull'uso del contraccettivo come un valido strumento sanitario per evitare il contagio.
Interessante poi l'iniziativa "Yes we condom - Scatta & Partecipa", una campagna di sensibilizzasione per cui tutti possono diventare testimonial, basta scattarsi una foto ed inviarla al sito della Lila, http://www.lila.it/
Dal 1° dicembre 1981 l'AIDS ha ucciso più di 25 milioni di persone. Ed ora vi chiedo, quand'è stata l'ultima volta che avete visto in una nostra rete televisiva una pubblicità per i profilattici? Io non ne guardo molta, quindi forse mi è sfuggita, ma proprio non me la ricordo...
Preservare la propria salute (e non ho usato un verbo a caso) non è un peccato. Peccato è nascondersi dietro un dito, peccato mortale è pensare che può capitare solo agli altri, peccato mortale è illudersi del fatto che perché non se ne, parla la malattia allora non esiste più. Peccato è dire che è peccato usare il profilattico.