Bastoncini

Questa ricetta è molto semplice, a prova di "me" direi ed è ancora un dolce.

Mia madre li chiama "bastoncini fritti", il che non lascia molto adito a dubbi sul fatto che siano dei bastoncini... e che siano fritti. Ma veniamo alla ricetta.

Ingredienti:

250 gr. di farina;

2 uova;

100 gr. di zucchero;

60 gr. di burro;

1 cucchiaino di sale;

Procedimento:

Unire insieme i vari ingrenti, cominciando dalla farine e dalle uova (bianchi e tuorli), fino ad ottenere un impasto morbido, ma compatto. Ricavare dall'impasto delle piccole porzioni a cui dare la forma di piccoli bastoncini, di circa 10 cm e poi friggerli in abbondante olio caldo. Quando appaiono belli dorati, toglierli e passarli brevemente su carta da cucina in modo che l'olio in eccesso venga assorbito. E per concludere, passarli nello zucchero a velo. I bastoncini sono pronti.

Tra l'altro, non c'entra niente se non con l'argomento mangereccio, ma stamani tornando a casa ho visto alcuni manifesti che pubblicizzavano il salame del Napoli. E preciso, non di Napoli, ma del Napoli intesa come squadra di calcio. Cioè, un normalissimo salame ricoperto di un obbrobriosa plastica azzurra su cui spicca il logo della squadra della mia città. Non so perché, ma ho trovato la cosa un po' ridicola... Dicamo pure tanto ridicola.

Bruce Lee

Oggi avrebbe compiuto 69 anni, se non fosse morto il 20 luglio del 1973, Bruce Lee. Il 27 novembre 1940 nasceva a San Francisco il "piccolo Drago", la personificazione della forza, dell'agilità, della potenza. Attore e filosofo, maestro e icona immortale. 

Happy Thanksgiving!

Oggi negli USA si festeggia il Thanksigiving, sicuramente una delle feste a cui gli americani sono più legati. Le famiglie, che lì hanno la tendenza a sparpargliarsi molto più che da noi, si riuniscono per l'occasione (e credetemi, niente da più l'idea del caos di un aereoporto americano nei giorni precedenti il thanksgiving, lo dico per esperienza...). E' anche il giorno per il quale avviene una vera e propria mattanza di tacchini, povere bestiucce.

Ma è anche il giorno della torta di zucca, una delle cose più squisite che io abbia mai assaggiato.

Cuore della festa, come il nome fa intuire, è il ringraziare per quello che si è ottenuto durante l'anno. Io non sono credente, per cui non ringrazio Dio o chissà quale entità superiore, ma ci sono alcune cose per cui anch'io sono grata. Qui ne elenco appena 10, non per forza le più importanti, ma certo le più ricorrenti.

Le dieci cose per cui ringrazio in assoluto ordine sparso:

- la mia famiglia, nel bene e nel male;

- i libri, che mi fanno ridere, piangere, pensare, riflettere, arrabbiare;

- Lucio;

- i miei amici, soprattutto quelli veri, soprattutto Angela per la quale ringrazio spesso il caso che ci rese compagne di banco a 13 anni;

- il cioccolato, che mi rende meno triste;

- le foglie secche, che mi strappano un sorriso ogni volta che mi crepitano sotto i piedi;

- il cinema, che mi ha regalato i baffetti di Chaplin, i soffitti di Orson Wells in Quarto potere, le scimmie di 2001 Odissea nello spazio, la voce di Marlon Brando nel Padrino, lo smoking di Bogart in Casablanca, le lacrime tra la pioggia in Blade Runner, il triciclo di Shining, i modelli di Zoolander, i dialoghi di Harry ti presento Sally, il lupululà di Frankenstain Jr., la leggiadria della Tigre e il Dragone, la scarpa di Hollywood Party, l’ispettore Clouseau, la parlata di Yoda ne L'Impero Colpisce ancora, il ghigno di Lecter nel Silenzio degli Innocenti, gli sgangherati de I soliti Ignoti, il “ho visto la luce” dei Blues Brothers, il dito di E.T., gli occhi verdi di Scarlet in Via col vento, la potenza di Kurosawa, la commedia di Capra, la finestra di Hichcock e tanto, tanto, tanto altro;

- le mie fossette, l’unica cosa simpatica del mio viso;

- i manga e l'animazione in generale, anche perché grazie a loro ho incontrato tanti amici (e si ritorna al punto 4);

- la musica, non immagino una sola giornata senza.

P.S.: vi avverto, sono una fanatica delle liste! Ogni tanto ne posterò qualcuna, su argomenti vari, e nei commenti potrete postare il vostro personalissimo elenco, se ne avrete voglia ^_^

18 anni fa

Esattamente 18 anni fa moriva per una broncopolmonite, fatale per il suo stato di malato di AIDS,  Farrok Bulsara, più noto come Freddie Mercury.

Adoravo le sue canzoni da ragazzina. Mi piaceva la sua incredibile voce e ho sempre pensato che pochi cantanti sapessero "tenere" il palco come lui. 

Che c'è di buono oggi?

Chi mi conosce lo sa: io e la cucina abbiamo un rapporto per lo meno conflittuale. Odio cucinare almeno quanto amo mangiare... Cioè, in realtà cucinare forse mi divertirebbe se ne fossi capace, ma quelle rare volte che mi sono accostata all'arte culinaria, beh, diciamo che ho fallito miseramente. Datemi in mano un mestolo e vi stravolgerò il mondo (il tinello di sicuro)!

Naturalmente da brava cuoca incapace sono circondata da persone abilissime tra tegami e fornelli. Il mio fidanzato, tanto per citarne uno. E mia madre, santa donnina a cui ruberò le ricette che pubblicherò su questo sito. Perché poi pubblicare ricette su un blog? Perché magari può interessare. O forse posso scoprire varianti nuove di ricette tradizionali (datevi da fare nei commenti, in questo senso, che sono curiosissima) o semplicemente perché come tutto quello che non conosco, il mondo segreto degli impasti e dei sughetti mi affascina. Ha un che di alchemico, trovo.

Per cominciare, ho pensato alla ricetta del mio dolce preferito. Un dolce tipico di Napoli, ma che ha notevoli declinazioni anche all'infuori della Campania: la Caprese.

Ingredienti:

300 gr di mandorle sgusciate e tritate (o semplicemente frantumate, se preferite pezzetti più grandi);

100 gr. di cacao amaro;

250 gr. di zucchero;

250 gr. di burro o gradina;

6 uova;

1 cucchiaino di lievito (questo è optional, dipende se preferite la torta più alta);

alcune versioni poi prevedono tra gli ingredienti anche alcuni savoiardi bagnati nel rum, ma personalmente non li gradisco molto...

Procedimento:

Battere le uova (intere, bianchi e tuorli) con lo zucchero e poi aggiungere il burro (o la gradina)  già ammorbidito. Quando il composto sarà ben amalgamato, aggiungere uno alla volta il resto degli ingredienti, lasciando per ultimo il cucchiaino di lievito. Lasciare riposare per qualche minuto, nel frattempo imburrare ed infarinare una teglia di circa 40 cm. di diametro. Versarvi il composto ed infornare. Lasciar cuocere nel forno per circa 10-15 minuti a 175°. Lasciate raffreddare la torta e poi dopo spolveratela con zucchero a velo.

Io la adoro, è semplice ma buonissima... ed è squisita insieme al gelato.

Ecco, lo sapevo, ora ho una fame tremenda ç___ç

Manutenzione

Pian, piano questo piccolo blog sta prendendo forma. Aggiunta la tagboard, che per il momento resterà desolatamente inutilizzata fino a quando qualche anima pia non si troverà a passare per questi lidi.

Il prossimo passo sarà quello di dare corpo a questo blog, nel senso che ho in mente alcune ideuzze per caratterizzarlo. Esempio? Ho pensato di avere degli appuntamenti fissi per alcuni argomenti su cui posterò, tipo il lunedì pensavo alla ricetta della settimana, poi ci potrebbero essere il manga della settimana, il film, il libro, il personaggio (trash e non...) e così via. Eventuali suggerimenti saranno graditissimi

Ovvio che tutto ciò è solo a livello embrionale nella mia mente offuscata, ma pian pianino spero di riuscire a creare davvero un piccolo angoletto virtuale che racconti delle mie passioni.

Non mancheranno post su argomenti random, altrimenti che blog sarebbe?

Prossima modifica: aggiungere un elenco dei blog di amici e conoscenti. Ma ora purtroppo non ho il tempo per farlo, la visita medica per il mio piccolo alieno incombe.

Cominciamo...

Cominciamo.

Primo messaggio, primo blog. E ovviamente non so cosa dire, o meglio, scrivere. Come si comincia un blog? Presentandolo, in una sorta di "dichiarazione di intenti" che fa molto "Quarto Potere"? O lasciando fluire le idee a casaccio, cosa che non so se si nota, sto effettivamente facendo?

Questo piccolo spazio virtuale conterrà piccoli spazi del mondo reale. Per questo l'ho chiamato Breed's Corner: un angolino tutto mio dove poter blaterare a piacimento di varie ed eventuali. Dei miei interessi, delle mie manie e fissazioni (ne ho più di quante ne dia a vedere), delle cose belle che spero mi accadano e delle cose brutte che inevitabilmente accadranno.

Allora, cominciamo?