Prendo a prestito l'incipit di una e-mail inviatami tempo fa (ma che per i motivi che mi accingo a spiegare ho letto solo stamani) per farvi fare un po' i fatti miei. Allora, tanto per sgombrare il campo da ipotesi più o meno fantasiose o nefaste:
- non sono defunta (a questo proposito, S. spero che tu legga ancora questo blog di tanto in tanto perché ho provato a mandarti delle mail ma mi sono sempre tornate indietro, hai cambiato indirizzo? Venendo alla tua battuta, non potevi sapere del grave lutto che ho avuto, per cui non mi sento offesa, ma posso dire senza offendere te che hai scelto un'infelicissima espressione?);
- non sono scappata all'estero (seee, e con quali soldi?);
- non ho vinto nessuna lotteria né superenalotto;
- non ho abbracciato nessuna vita monastica (ah ah, buona davvero questa).
Se sono sparita dall'etere per un periodo piuttosto lungo il tutto è dovuto al verificarsi di eventi concomitanti, questi sì più o meno nefasti:
- ho avuto un grave lutto in famiglia, e questa è l'ultima volta che ne sentirete parlare su questo blog;
- ho avuto i pc rotti per un periodo immemore: il mio tecnico latitava e ho dovuto aspettare Natale per potermi regalare un portatile (il quale ora è quasi inutilizzato per un motivo che leggerete tra poco);
- in ospedale ho perso il mio mitico cellulare, che avevo da una vita e soprattutto che conteneva tutti, ma proprio tutti, i numeri delle persone a me care o che conosco. Alcuni li ho recuperati, ma non sono riuscita a contattare tutti, alcune amicizie infatti le sentivo solo tramite cellulare o sms, per cui se siete tra quelli di cui avevo solo il numero, mandatemi uno sms!;
- sono andata, finalmente, a convivere con il mio fidanzato di lungo corso. Mi sono trasferita nella casetta nuova a Bacoli, anche se per ora ci sto pochissimo, facendo la pendolare. Il nuovo stile di vita, per farvela breve, mi consente di stare al pc, nei giorni in cui sono più libera, solo per un paio di ore al massimo, anche perché a Bacoli non ho la linea internet; poi c'è il lavoro, la spesa, i grattacapi burocratici, un minimo di vita sociale (ma proprio minima eh), il fatto che ora magari passo più tempo con mia madre per farla abituare alla mia "lontananza", etc. etc
Insomma, tanto per farvi un esempio, se oggi riesco a postare questo post è perché ho rinunciato ad andare dal parrucchiere. Avrò una capigliatura indecente per un altro po', ma almeno ho potuto rassicurare quelle due-tre persone che ogni tanto si chiedono che fine ho fatto.
Ah, visto che ci sono: non ho pensato di abbandonare le mie fictions, ma fino a quando non avrò più tempo, più serenità o giorni fatti di 48 ore, non posso mettermi a scrivere, mi spiace. E comunque quando tornerò, questo sarà il primo posto dove lo scriverò.
Grazie comunque per l'interesse, che so essere genuino.
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